Deutsche Bank, JPMorgan e altre grandi banche si oppongono a proposte rigorose sulle criptovalute

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Le principali banche in Europa e negli Stati Uniti si sono unite per opporsi a una serie di regole relative alle partecipazioni in criptovalute. Tra le principali banche che si oppongono a queste regole figurano Deutsche Bank ed JPMorgan Chase.

La nuova serie di regole stabilisce che le istituzioni finanziarie che detengono Bitcoin saranno tenute a mettere da parte un dollaro di capitale equivalente a un dollaro di Bitcoin posseduto.

Opporsi ai severi requisiti patrimoniali

I proposte relativi alle partecipazioni in criptovalute sono stati pubblicati a giugno dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS). Il comitato comprende regolatori globali e rappresentanti delle banche centrali, tra cui la Federal Reserve statunitense e la Banca centrale europea.

Tuttavia, la Global Financial Markets Association, composta da Deutsche Bank, JP Morgan Chase e altre cinque associazioni del settore finanziario, ha pubblicato uno studio lettera ciò sostiene che le criptovalute, incluso Bitcoin, non dovrebbero essere soggette a questi rigidi requisiti patrimoniali.

Secondo l’associazione bancaria, introdurre regole severe nel settore delle criptovalute impedirebbe alle istituzioni finanziarie di impegnarsi nel mercato delle criptovalute. In quanto tale, saturerebbe il mercato con entità non regolamentate, il che comprometterebbe la protezione degli investitori.

"Riteniamo che le proposte contenute nella consultazione siano così eccessivamente conservatrici e semplicistiche che, di fatto, precluderebbero il coinvolgimento delle banche nei mercati delle criptovalute", si legge in parte nella lettera.

Alcune delle proposte del Comitato di Basilea prevedevano una ponderazione del rischio del 1250%. Bitcoin, il che significava che una banca che deteneva 100 dollari in BTC doveva avere un valore patrimoniale ponderato per il rischio di 1250 dollari. Inoltre, ha proposto un requisito patrimoniale minimo dell’8% per le banche che investono in criptovalute.

Stablecoin sotto esame

Le banche si sono inoltre opposte all’inclusione delle stablecoin nella stessa categoria di altre criptovalute come Bitcoin, poiché il loro valore è ancorato al dollaro USA.

Le stablecoin sono diventate un acceso argomento di discussione da parte dei regolatori. Queste monete hanno una capitalizzazione di mercato combinata di oltre 100 miliardi di dollari, le più popolari sono Tether (USDT) e USD Coin di Circle (USDC).

Recentemente, il Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato che era impegnato in discussioni sulle stablecoin e sulla misura in cui rappresentavano un rischio per la stabilità finanziaria. Il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Gary Gensler, ha recentemente affermato che le stablecoin sono come "fiches da poker al casinò in questo momento".

A luglio, Janet Yellen, il ministro del Tesoro degli Stati Uniti, ha affermato che era urgente creare un quadro normativo sull’uso delle stablecoin. Pertanto, gli investitori in criptovalute potrebbero vedere presto introdotte ulteriori normative sulle stablecoin.

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Fonte: https://insidebitcoins.com/news/deutsche-bank-jpmorgan-and-other-major-banks-oppose-strict-proposals-on-cryptocurrencies

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