Forex Today: I dati statunitensi hanno alimentato le preoccupazioni del mercato in vista dei dati sull'inflazione PCE

Forex Today: I dati statunitensi hanno alimentato le preoccupazioni del mercato in vista dei dati sull'inflazione PCE

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Di cosa devi occuparti venerdì 24 febbraio:

L'avversione al rischio ha continuato a sostenere il dollaro americano giovedì, raggiungendo nuovi massimi di febbraio contro la maggior parte dei principali rivali. Il biglietto verde è avanzato durante gli orari di negoziazione asiatici sulla scia dei verbali aggressivi della riunione del FOMC, guadagnando slancio durante la sessione statunitense e dopo dati contrastanti negli Stati Uniti.

Da un lato, il ritmo annualizzato di crescita del paese è stato rivisto al ribasso al 2.7% dal 2.9% dell’ultimo trimestre del 2022, secondo la seconda stima dell’istituto Stima del PIL del quarto trimestre. D'altro canto, le pressioni inflazionistiche nello stesso periodo sono state più elevate di quanto precedentemente stimato, come personale Spesa per consumi I prezzi sono aumentati del 3.7% su base trimestrale, mentre il dato core è stato del 4.3% in più rispetto al guadagno del 3.9% del terzo trimestre del 2022. Le cifre hanno ulteriormente alimentato la speculazione secondo cui la Federal Reserve americana continuerà ad aumentare i tassi nelle prossime riunioni, mentre un potenziale il perno sulla politica monetaria è più lontano.

Wall Street è scesa con la notizia, con i principali indici che hanno raggiunto nuovi minimi di febbraio. Gli indici statunitensi hanno ridotto parte delle perdite prima della chiusura, impedendo il ribasso Dollaro Americano dall'avanzare ulteriormente.

Il cambio EUR/USD è sceso a 1.0576 ed è rimasto sotto 1.0600 alla chiusura degli Stati Uniti. GBP / USD viene scambiato intorno a 1.2020, mentre la coppia USD/JPY si attesta intorno a 134.50. Le valute legate alle materie prime hanno recuperato terreno rispetto al rivale americano prima della chiusura, con l'AUD/USD che si aggirava intorno a 0.6800 e l'USD/CAD scambiato a 1.3540.

Gli operatori del mercato stanno ora aspettando l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali degli Stati Uniti di gennaio L’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. Si prevede che l'indice dei prezzi PCE sia aumentato del 4.9% su base annua a gennaio, in calo rispetto al precedente 5%, mentre l'indice dei prezzi PCE core più rilevante è previsto al 4.3%, dopo aver toccato il 4.4% a dicembre.  

L'oro mantiene il suo tono ribassista e viene scambiato a circa 1,823 dollari l'oncia troy. I prezzi del petrolio greggio, d’altro canto, hanno recuperato terreno e il WTI si aggira intorno ai 75.30 dollari al barile.


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