Dal Web 2.5 al Web 3: attraversare l'ultima frontiera – Point Network lancia l'architettura Web3 completa

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COMUNICATO STAMPA. Questo era il titolo di un discorso recente di Serge Var, CEO e co-fondatore di Point Labs, alla conferenza Web 2022 3.0 di gennaio.

Serge ha presentato argomentazioni secondo cui, nonostante i numerosi progetti che si definiscono "Web 3.0" e "decentralizzati", non siamo ancora arrivati: stiamo ancora facendo troppo affidamento su sistemi centralizzati, utilizzando domini centralizzati che possono essere sottratti dai governi o dirottati, non fidati archiviazione centralizzata in cui è archiviata l'interfaccia utente ed estensioni del browser che possono scomparire domani per capriccio di Google.

L'unica parte decentralizzata di una tipica "applicazione decentralizzata" risulta essere lo smart contract, con tutto il resto suscettibile di essere compromesso.

Tali mostri di Frankenstein incrociati da parti Web2 e Web3 (quelli che molti hanno soprannominato Web 2.5) portano non solo a molteplici fiaschi sulla sicurezza, come BadgerDAO che ha recentemente perso $ 120 milioni di fondi dei partecipanti a causa di un'interfaccia utente centralizzata che era stata dirottata, ma dà anche un prematuro cattivo rap al concetto di Web 3.0 stesso, quando le persone sono confuse su come i loro NFT su Internet presumibilmente resistente alla censura e decentralizzato possano essere censurati su OpenSea e poi scomparire dal loro portafoglio Metamask.

Un nuovo paradigma

Dopo mesi di intensa ricerca e sviluppo, il team di Point Labs ha ideato un'architettura che consente il completo decentramento dello stack tecnologico e l'ha battezzata Rete di punti. Per la prima volta, invece di tentare di inserire la blockchain nel paradigma Web2, esiste una rete completamente separata che può finalmente essere chiamata Web3.

Il modo in cui funziona è sfruttare una combinazione di diverse tecnologie decentralizzate, sostituendo i componenti vulnerabili della vecchia Internet: browser decentralizzato (proprio come useresti Tor Browser per accedere al Deep Web, usi Point Browser per accedere al vero Web3), domini decentralizzati vivere sulla blockchain e archiviazione decentralizzata (Point Labs ha collaborato con Arweave e utilizza la loro rete per il componente di archiviazione decentralizzata).

"Qual e il punto?"

Tutte le applicazioni decentralizzate che conosci e ami possono essere facilmente implementate su Point Network e, a prima vista, sembrano esattamente le stesse: solo invece di uniswap.org, accederesti punto.uniswap, e invece di Metamask o Phantom, viene visualizzata una finestra di conferma di Point (Point imita le loro API in modo che le implementazioni possano essere il più semplici possibile).

Tuttavia, sotto il cofano, le app sono ora completamente decentralizzate: l'interfaccia utente, gli smart contract, i domini, le identità vivono finalmente sulla blockchain, il che rende le dApp completamente resistenti alla censura e pubblicamente verificabili. Il fatto che ogni aggiornamento di un sito Web sia una transazione su una blockchain prevede casi d'uso intriganti, uno dei quali è domini multisig (dove un aggiornamento a un sito Web deve essere firmato da diversi sviluppatori, in modo che un utente malintenzionato debba comprometterli tutti, il che sarebbe un compito molto più difficile).

Point Network offre anche diverse dApp demo proprie: Point Social (un social network web3), Point Mail (posta crittografata end-to-end), un Point Wallet multi-catena e così via.

"Quando Web3?"

Point Network è ancora in una fase iniziale di sviluppo, ma mostra già la promessa di diventare potenzialmente il principale standard web3 nel prossimo futuro.

Point Labs ha rilasciato una versione alfa pubblica nell'ottobre dello scorso anno per l'hackathon Solana Ignition, dove sono finiti nella lista onoraria dei progetti dei giudici, dopo di che hanno raccolto diversi round di VC da aziende tra cui, tra le altre, Sino Global Capital, Arweave , Solar Eco Fund, Zoomer Fund, Definitive e Chorus One.

Ora il loro obiettivo è sfruttare il loro team di ingegneri in rapida espansione per rilasciare la versione beta e lanciarla a metà del 2022 (che è a pochi mesi di distanza), rendendo il Web 3.0 accessibile a tutti.

Il Web 3.0 è ovviamente qui per restare e sarà un grosso problema come lo è stata la nascita di Internet. Prima acquisirai familiarità con questo campo in espansione, meglio sarai posizionato per diventarne una parte preziosa. Puoi saperne di più sul ruolo di Point Network in esso partecipando alle conversazioni nella loro crescente comunità di early adopter su Telegram: https://t.me/pointnetworkchat, o sul loro sito web https://pointnetwork.io/


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