Tifoni, predatori, P-72A e HH-139 fanno parte di un'enorme operazione di sicurezza per il vertice del G20 a Roma

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Sicurezza del G20
Foto d'archivio di due F-2000A del 132° Gruppo (Squadrone) del 51° Stormo (Ala). (Credito immagine: autore)

Il vertice del G20 si sta svolgendo in condizioni di stretta sicurezza, coinvolgendo diverse risorse che applicano un ADIZ (zona di identificazione della difesa aerea).

Molti assetti dell'Aeronautica Militare sono attualmente impegnati in una grande operazione necessaria per garantire la sicurezza del vertice del G20, ospitato dall'Italia, il 30 e 31 ottobre, a Roma, e che riunisce diversi Capi di Stato e Primi Ministri.

Giusto per darvi un'idea dell'aereo arrivato a Roma per il summit, oltre al Air Force One VC-25A e il relativo SAM46 C-32A, i Voli di Stato includevano, tra tutti gli altri, il coreano B747-400, l'indiano B777, l'aeronautica tedesca A319, lo spagnolo A310, il russo Il-96, il turco A330, l'argentino A330 , Royal Australian Air Force KC-30.

Ecco solo un paio di scatti dei visitatori; nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo con le fotografie di quelli più interessanti.

KAF001, il sudcoreano B747-400. (Credito immagine: Giovanni Maduli)
Brunei Government B787-800 in procinto di atterrare all'aeroporto di Roma Fiumicino. (Credito immagine: Matteo Buono)

Sono state stabilite restrizioni alle attività di volo a partire dal 28 ottobre e fino alla mezzanotte del 1° novembre 2021.

Innanzitutto è stata implementata una ADIZ (Air Defense Identification Zone), con raggio di 75 NM da Roma: tutto il traffico che intende operare all'interno dell'area, a qualsiasi livello, deve presentare un Piano di Volo almeno 2 ore prima e operare con la modalità transponder assegnata. Entro 35NM da Roma, il traffico VFR è negato da Ground a FL175, mentre entro 6.5NM da Roma, tutto il traffico è stato negato (ad eccezione dei voli IFR approvati da/per Fiumicino e Ciampino).

Tutte le violazioni provocheranno una reazione da parte della Difesa Aerea.

A tal proposito, il contingente messo in campo dall'Aeronautica Militare comprende due tipologie di intercettori. Per velivoli medi e veloci, il Eurofighter Typhoon da Grosseto, Rivolto (dove in questi giorni operano gli F-2000A di base ad Istrana per lavori alla base), Gioia del Colle e Trapani sono impegnate in H24 Combat Air Patrol, supportate sia da KC-767A ed KC-130J petroliere, all'interno dell'R48, uno spazio aereo ristretto situato ad est di Roma: da lì, gli F-2000A (come vengono designati in Italia i Typhoon monoposto) potrebbero essere inviati per intercettare un aereo sconosciuto o "rinnegato" molto più velocemente di qualsiasi Il caccia QRA (Quick Reaction Alert) è decollato dalla sua base aerea.

Due F-2000 e un KC-767A all'interno dello spazio aereo R48. (Credito immagine: Giovanni Maduli / The Aviationist)

Per gli slow mover (elicotteri, velivoli leggeri o ultraleggeri, droni etc), gli asset nei CAP a bassa quota sul centro di Roma sono gli elicotteri HH-139 in configurazione SMI (Slow Mover Intercept). Gli elicotteri dell'Aeronautica Militare Italiana sono stati gli unici a sorvolare Roma insieme a quelli della Polizia, della Guardia di Finanza (Polizia doganale), dei Carabinieri (Polizia Militare) e dell'HEMS (Elisoccorso).

Trattare con la missione Airborne Early Warning (AEW) e Information Superiority, a G.550CAEW di Pratica di Mare ha costantemente svolto attività di sorveglianza, comando e controllo aereo in collaborazione con i radar della Difesa Aerea. Un MQ-9 Predator è stato inoltre inviato e monitora costantemente l'area dove si svolge il Summit dove sono stati puntati anche i sensori di un P-72A. Appartenente al 41° Stormo della Base Aerea di Sigonella e pilotato da un equipaggio misto Aeronautica/Marina, il P-72A è una variante militare dell'ATR 72-600 che può assumere molteplici ruoli: pur essendo nato come MPA (Maritime Patrol Aircraft), il P-72A è dotato di sensori ESM (Electronic Support Measures) insieme a una suite di comunicazione che consente all'aeromobile di raccogliere dati dai segnali che riceve e trasmettere in tempo reale a/da centri di comando e controllo a terra, in aria o in mare, per garantire operazioni coordinate ed efficaci.

A proposito, come già ha spiegato, pur trattandosi di un velivolo multiruolo Maritime Patrol, Electronic Surveillance e C4I (Command, Control, Communications, Computers, and Intelligence) che condivide molti sensori e apparecchiature che sono state sviluppate per l'ATR 72ASW sviluppato da Leonardo per la Marina Turca, il P- Il 72A è privo di capacità ASW (Anti-Sub Warfare): per questo motivo è considerato un “gap filler” fino a quando non sarà disponibile il budget per procurarsi un MPA a lungo raggio con capacità ASW.

La partecipazione del P-72A alla missione di sicurezza del G20 è stata rivelata dal suo transponder Mode-S che ha mostrato l'aereo in orbita su Roma il 29 ottobre per alcune ore, fino allo spegnimento del transponder.

In realtà, altre risorse potrebbero essere monitorate online durante l'operazione. Tra questi, il G.550 CAEW:

La traccia del G.550 CAEW vista sul sito pubblico ADSBExchange.

Degno di nota, le tecnologie C-UAS (Counter-Unmanned Air System) sono state impiegate anche dall'Aeronautica Militare Italiana per far fronte alla minaccia di piccoli droni nelle aree circostanti la sede del vertice.

David Cenciotti è un giornalista freelance con sede a Roma, Italia. È fondatore ed editore di "The Aviationist", uno dei blog di aviazione militare più famosi e letti al mondo. Dal 1996, ha scritto per le principali riviste mondiali, tra cui Air Forces Monthly, Combat Aircraft e molte altre, coprendo aviazione, difesa, guerra, industria, intelligence, criminalità e guerra informatica. Ha riferito da Stati Uniti, Europa, Australia e Siria e ha pilotato diversi aerei da combattimento con diverse forze aeree. È un ex 2 ° tenente dell'Aeronautica Militare Italiana, pilota privato e laureato in Ingegneria Informatica. Ha scritto quattro libri.

Fonte: https://theaviationist.com/2021/10/31/g20-security-operation/

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