L’UE avvia un’indagine su come i giganti della tecnologia stanno affrontando i rischi posti dall’intelligenza artificiale

L’UE avvia un’indagine su come i giganti della tecnologia stanno affrontando i rischi posti dall’intelligenza artificiale

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La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sui rischi posti dalla tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa su alcune delle piattaforme online e dei motori di ricerca più grandi del mondo.

I Marzo 14 la richiesta è rivolta a otto servizi online: Google Search, Microsoft Bing, Facebook, X, Instagram, Snapchat, TikTok e YouTube.

La Commissione Europea ha detto:

“Le domande riguardano sia la diffusione che la creazione di contenuti di intelligenza artificiale generativa”.

A queste piattaforme è stato chiesto di fornire informazioni dettagliate sulle loro strategie di gestione del rischio, in particolare in relazione alle “allucinazioni” indotte dall’intelligenza artificiale, alla diffusione di deepfake e alla manipolazione automatizzata di contenuti che potrebbero potenzialmente fuorviare gli elettori.

L’indagine della Commissione si estende ad un ampio spettro di preoccupazioni, compreso l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sull’integrità elettorale, la diffusione di contenuti illegali, la salvaguardia dei diritti fondamentali, la violenza di genere, la protezione dei minori e la salute mentale. La richiesta comprende sia la creazione che la diffusione di contenuti generati dalle tecnologie di intelligenza artificiale.

L'attenzione parziale alle questioni elettorali fa seguito agli sforzi più ampi dell'agenzia per mitigare i rischi posti dall'aumento dell'intelligenza artificiale, inclusa l'introduzione del Legge sui servizi digitali (DSA).

La DSA impone alle Very Large Online Platforms (VLOP) e ai Very Large Online Search Engines (VLOSE) di aderire a una serie completa di norme progettate per combattere la diffusione di contenuti illegali e mitigare eventuali effetti negativi sui diritti fondamentali, sui processi elettorali, sul benessere mentale essere e protezione dei bambini.

Risposte previste per aprile

Ciascun servizio dovrà fornire le informazioni richieste relative alle elezioni entro il 5 aprile e dovrà fornire le informazioni relative alle altre categorie entro il 26 aprile.

La mancata fornitura di informazioni accurate, complete e trasparenti può comportare sanzioni sostanziali. La Commissione ha sottolineato la propria autorità di imporre sanzioni per qualsiasi risposta ritenuta errata, incompleta o fuorviante.

Inoltre, qualora le piattaforme non rispondessero entro i tempi stabiliti, la Commissione potrebbe imporre la conformità attraverso un processo decisionale formale, che potrebbe portare a ulteriori sanzioni pecuniarie.

Questa iniziativa segna un passo significativo nell'applicazione della DSA e sottolinea l'impegno dell'UE nel mitigare i rischi associati alle tecnologie digitali e nel garantire un ambiente online sicuro.

La notizia arriva mesi dopo le notizie di un'iniziativa UE separata chiamata the Legge sull'intelligenza artificiale, quale vieta alcune applicazioni biometriche dell’intelligenza artificiale prevedendo eccezioni per le forze dell’ordine.

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Pubblicato in: EU, AI

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